Per il 2017 ho deciso di scegliere una parola dell’anno… e di accompagnarla anche a una playlist dell’anno!
L’idea mi è venuta grazie a questo post di Miss Trenchcoat: lei ha scelto una sola canzone per accompagnarla nel corso dell’anno, ma io ho pensato di creare proprio una playlist ispirata alla mia parola dell’anno, che per il 2017 è Energia.
Il motivo è che la musica mi aiuta sempre moltissimo, e volevo qualcosa che potesse accompagnarmi in qualche modo, anche quando sono fuori casa o in viaggio. Vado al lavoro a piedi, al mattino, e quindi ho circa 15 minuti in cui posso ascoltare la mia playlist. In più, come dicevo anche nella newsletter di gennaio, devo perdere circa 10 kg e una bella camminata di un’ora tutti i giorni fa bene anche allo spirito, oltre che al peso: ed ecco com’è nata la mia playlist.
Vediamo che canzoni contiene e perché!
Blog
Risorse per freelancer e non: miscellanea, blog e newsletter
Ed eccoci quindi all’ultimo post della serie dedicata alle risorse utili a freelancer e non: oggi parliamo di risorse varie, e dei blog e delle newsletter che non puoi non seguire!
Risorse varie ed eventuali
Qui ho raccolto le risorse che non rientravano propriamente in una delle categorie precedenti. Come sempre, ti invito a lasciare le tue nei commenti!
Come sempre, può darsi che alcuni link siano affiliati, cioè se li usi per iscriverti ai siti indicati io potrei averne un guadagno. Spero che non ti dispiaccia!
- Canva: su questo sito puoi creare grafiche di qualsiasi genere, dalla copertina per la tua pagina Facebook al menu del tuo ristorante. È gratuito, con alcune funzioni a pagamento; puoi caricare le tue immagini e lavorarci sopra quanto desideri, aggiungendo elementi e testi. Il suo utilizzo è davvero intuitivo e semplice, ed è ottimo per chi vuole creare grafiche accattivanti senza dover far riferimento a costosi software.
- Pixabay: questo è il sito che uso maggiormente per recuperare le immagini che uso per i miei post. Se ne trovano davvero di molto carine e di tutti i generi. Io solitamente mi tengo un’ora ogni tanto per spulciare il sito e trovare le immagini che fanno al caso mio. Una curiosità: diversi post che compariranno sul blog nelle prossime settimane sono stati ispirati da immagini del sito.
- Grammarly: estensione per Google Chrome e per i programmi di scrittura, che ti permette di correggere gli errori del tuo testo in inglese e renderlo più scorrevole.
- Dropbox: sicuramente conosci questo sito! Oltre ad avere uno spazio in cui salvare i file, io lo uso anche come mezzo di comunicazione rapido tra cellulare e computer. Può darsi infatti che io riceva un file mentre sono fuori casa o mentre il mio computer è spento; lo scarico sul cellulare (sempre se non è troppo pesante, soprattutto se sono fuori casa) e lo metto in Dropbox, in modo che, quando avrò accesso al computer, lo potrò ritrovare facilmente.
- Zapier e IFTTT: se stai usando due risorse che non comunicano tra loro, e hai bisogno che lo facciano, questi due siti possono fare al caso tuo. Crei praticamente delle ricette per cui quando succede una cosa su un sito ne viene avviata un’altra sul secondo sito. Ci sono già molte ricette pronte, ma puoi anche creare la tua. I loro blog inoltre sono molto interessanti, perché segnalano spesso risorse che possono tornarti utili.
Blog, newsletter e gruppi Facebook da seguire
Leggere quello che scrivono le altre persone, sia del tuo settore che dei settori che ti interessano, è sempre molto utile. Ti può dare prospettive diverse e farti vedere alcune questioni da altri punti di vista, che puoi anche mettere a confronto! Inoltre, non si può essere esperti di tutto e questi blog secondo me ti aiuteranno molto in diversi aspetti della tua attività online. Per non parlare di tutti gli spunti che ti deriveranno da questa lettura!
Ho voluto raccogliere qui anche i gruppi Facebook secondo me indispensabili perché spesso sono legati anche al blog e/o alla newsletter della stessa persona. La lista è lunga, preparati!
In ordine assolutamente sparso.
Risorse per freelancer e non: gestire tempo e finanze
Ed eccoci, un po’ in ritardo (scusate!) con il secondo post della serie sulle risorse per freelancer, oggi dedicato alla gestione del tempo e delle finanze.
Per un freelancer, gestire questi due aspetti è fondamentale: per fortuna, ci sono diversi strumenti on- e offline che ci aiutano a farlo. Te ne consiglio alcuni, e non dimenticare di lasciare un commento per indicare i tuoi preferiti!
Piccola nota: possono esserci link affiliati, ovvero se ti iscrivi a uno dei siti indicati usando il mio link, io guadagno qualcosa, ad esempio un piccolo sconto o un mese della versione premium di quel sito. Spero che non ti dispiaccia!
Risorse per freelancer e non: gestire blog e social
Alzi la mano chi, trovandosi di fronte a qualcosa di imperdibile che aiuta a svolgere il proprio lavoro, non ha pensato “magari l’avessi scoperto prima!” o “quanto vorrei che qualcuno me lo avesse detto!”.
Io queste due frasi le ho pensate così tante volte che ho perso il conto.
Per cui ho pensato di aprire il nuovo anno (a proposito, buon 2017!) con una lista di risorse che aiutano i freelancer (e non) a svolgere alcune delle attività che normalmente rientrano nei nostri compiti. Un po’ sono consigli miei e un po’ vengono da gruppi facebook. Siccome sono un po’ tante, le ho divise per categorie a cui dedicare un post specifico, così trovi subito quella che ti interessa! Oggi ti parlo di blog e social.
Una piccola nota: può essere che alcuni link siano “affiliati”, ovvero che se li usi per attivare un account a pagamento, io riceva qualcosa in cambio, per esempio uno sconto sui piani a pagamento. Spero non ti dispiaccia!
Produttività per negati: il Metodo Pomodoro
Metodo Pomodoro: una vera e propria svolta per me, procrastinatrice e distratta cronica. Essere costretta a concentrarmi per 25 minuti sulla stessa cosa mi ha permesso di aumentare notevolmente la mia produttività. In questo post, che inaugura Produttività per negati, ti parlo un po’ di come va usato, di come mi ha aiutata e del perché avrà il mio amore per sempre.
Che cos’è la Tecnica Pomodoro
Forse ne avrai sentito parlare: la Tecnica Pomodoro è stata ideata da Francesco Cirillo quando, da studente, si rese conto che era necessario sfruttare meglio il tempo e organizzare lo studio per avere buoni risultati. Usando un timer da cucina a forma di pomodoro, da cui il nome del metodo, stabilì di sfruttare 25 minuti per lo studio, concentrandosi solo su quell’attività, seguiti da una pausa di 5 minuti. Durante il “pomodoro”, cioè l’unità da 25 minuti, non è consentito distrarsi: non si può rispondere al cellulare, alle chat di facebook, a skype, non si può giocare a Candy Crush. Si lavora e basta (certo, imprevisti ed emergenze permettendo). Nei 5 minuti di pausa invece non è consentito lavorare, quindi puoi rispondere al cellulare, a skype, alle chat di facebook, ma Candy Crush ti conviene sempre lasciarlo perdere. Ogni 4 pomodori (ovvero 2 ore in totale, mini-pause comprese) puoi fare una pausa più lunga, di 15 minuti.
Dentro al mio planner: la sezione “Progetti”
Una delle cose che ho capito dopo i primi mesi da freelancer è che senza organizzazione e senza pianificazione non si va da nessuna parte. È importante sapere che cosa devi fare, quali sono le scadenze, fiscali e non, che si stanno avvicinando, e soprattutto avere ben chiaro come sta andando. Ho quindi deciso di affidarmi a un planner e di organizzare meglio tutti gli aspetti della mia attività.
In questa serie di post, ho intenzione di presentarti che cosa c’è dentro il mio planner e di spiegarti perché secondo me è importante tenere sott’occhio ogni aspetto del lavoro.
Riflessioni sulla traduzione dei classici
Premessa: no, non ho mai tradotto un classico. No, non sono ancora all’altezza di Dickens o della Austen. Sì, spero un giorno di poterlo fare.
E allora perché ti parlo della traduzione dei classici, ti chiederai giustamente? Be’, lo scorso ottobre ho partecipato a un corso organizzato dalla Bottega di traduzione editoriale (corso molto interessante che consiglio, se la traduzione ti interessa!). Una delle lezioni di questo corso è consistita nell’analisi delle traduzioni dei partecipanti: ci sono stati inviati 4 diversi testi via email, noi li abbiamo tradotti e inviati alle organizzatrici, che li hanno analizzati e li hanno usati come base per l’ultima lezione, in cui si parlava appunto delle soluzioni più felici e di quelle meno riuscite delle nostre produzioni, e del perché le soluzioni erano buone o no.
Dire quasi la stessa cosa. Esperienze di traduzione, di Umberto Eco
Questo articolo è il primo di una serie che mi sta molto a cuore: si tratta dei libri che fanno parte della mia “biblioteca del traduttore”, ovvero di quei libri che, secondo me, un traduttore deve leggere e conoscere. Se ti interessa sapere che cosa sto leggendo al momento, puoi iscriverti alla mia newsletter: in fondo, infatti, troverai le copertine dell’ultima traduzione pubblicata che ho realizzato e del libro che sto leggendo, e che recensirò il mese successivo.
Questo mese, ti parlerò di Dire quasi la stessa cosa. Esperienze di traduzione di Umberto Eco.
L’effetto “in originale era così”
Da un po’ di tempo, soprattutto per i libri tradotti dall’inglese, mi succede una cosa particolare: mi capita, infatti, che a volte una frase mi faccia pensare che “in originale doveva essere così”. Non sono mai andata a controllare se effettivamente l’originale è come ho immaginato, ma non penso che sia poi importante: quello che conta è l’effetto, davvero strano, che la traduzione ha avuto anche sul mio modo di leggere.
Gli strani effetti della #traduzione: come doveva essere il #testo nella sua lingua d'origine! Share on XEffetto di una lunga esposizione
Come ti raccontavo nel post Come mi sono innamorata della traduzione, negli anni dell’università e poi nei successivi ho tradotto molte storie amatoriali. Questa esperienza mi è sicuramente servita moltissimo: ho acquisito i meccanismi dei CAT Tools (anche se in realtà per la traduzione letteraria non vanno usati), ho scoperto quali erano le risorse online a cui rifarmi, ho ben chiaro dove andare a cercare una cosa in particolare, ho creato glossari e in generale sono passata da una traduzione “squadrata”, fedele ma che a volte suonava male in italiano, a una traduzione un po’ più libera ma fedele al senso e al significato, che è molto meglio.
L’importanza della lettura nella traduzione
Sembrerà banale, ma non si può sottolineare abbastanza quanto la lettura sia importante nella scrittura, e di riflesso anche nella traduzione. Leggere aiuta a scrivere meglio, e questo non vale solo per la cosiddetta “scrittura creativa”, ma anche per la traduzione: è ovvio che un buon traduttore debba essere, in parte, anche un bravo scrittore, che sappia dare uno stile coeso e coerente al testo che sta producendo. E la lettura aiuta ad ottenere un buon risultato, tanto quanto la pratica assidua della traduzione.